Relitto Chrisso

Dalla metà degli anni ’70 e per quasi 50 anni, chi si trovava a passare tra Porto San Paolo e Coda Cavallo, la presenza della “nave incagliata” è stata un compagnia costante, visibile dal mare, dalle spiagge e dalla strada, prima che una fortissima mareggiata ne affondasse nel 2018 la prua coricata sul fianco con i bracci di carico ancora visibili.

La storia e il destino della nave sono simili a tanti altri che hanno navigato lungo le rotte delle coste del nord Sardegna, punteggiate da una grande quantità di insidiose secche.

La Chrisso, battente bandiera cipriota, a causa della fortissima tramontanata che impedì all’equipaggio di recuperare le ancore per ripararsi a Tavolara, si nincagliò la notte del 31 dicembre 1974 sugli scogli di Punta La Greca, durante una mareggiata.

Né l’equipaggio né la nave ebbero grossi danni, tanto che per molto tempo a bordo vi fu un custode; solo in seguito l’armatore decise di venderla a una ditta di recupero per aggiustarla per rimetterla in mare, ma un incendio distrusse l’attrezzatura di bordo e la nave venne definitivamente abbandonata.

La Chrisso era una nave da carico di proprietà della Hero Shipping Co.Ltd.di Cipro, costruita nel 1958 ad Oldenburg. Nella sua storia cambiò nome per troppe volte: prima Sorteklint, poi Jacqueline, poi Coral Bay e infine Inalotte Blumenthal. Si dice che cambiare nome alle imbarcazioni porti sfortuna e in questo caso sembra essere stato proprio così.

Meta di appassionati di apnea, di snorkeling, di fotografia e di immersioni, questo relitto è senza dubbio una buona occasione per immergersi a poca profondità, max 10m, potendo trascorrere molto tempo a caccia di un buono scatto.

Brevetto Minimo: Scuba Diver
Profondità: 6-15m

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